A febbraio

Domenica di Febbraio, per fortuna che dura di meno degli altri giorni dell'anno, solo perché di solito la domenica guardo la partita, ma oggi tu guarderai la partita e io guarderò la partita che guarderà noi

Sono sempre difficili da accettare i cambiamenti di stagione, eppure avvengono sempre e lo sappiamo, ci lamentiamo che non ci sono più le mezze stagioni perchè è più facile cambiare lentamente. Non so perchè sto spingendo le mie dita su questi tasti, che devo dire sono l'unica cosa luminosa alle 16.12 della domenica pomeriggio di Febbraio, forse lo sto facendo semplicemente perchè non ho nessuno con cui parlare la domenica; mi era sembrata una buona idea andare a fare due passi per i campi ma non piove da 3 mesi, oggi si.

Va bene ho capito, lo faccio, mi siedo e decido che è meglio scrivere delle lettere che farti un vocale raccontandoti che il mio cane ha vomitato sul tappetto ed ero incazzata e che oggi è una giornata di merda perchè, oltre ai miei amici, pure il mio cane mi vomita addosso.

Le luci mi hanno sempre attirato, una vita precedente da gazza ladra non ha sicuramente aiutato la mia concentrazione, infatti lo specchio accanto a me continua a chiamarmi, ma oggi non ho tempo per capire che quel punto nero ha finito la sua esistenza e ne lascerà posto a una cicatrice, che ormai, preferisco una cicatrice o un punto nero? uno mi rende tosta e l'altro giovane. Tanta fatica per poi capire che nella vita si può cambiare, merda io volevo rimanere la stessa e invece mi è toccato diventare una persona migliore; invidio chi pensa di esserlo dalla nascita. 

Mi viene difficile continuare un discorso con un filo logico, nei test di logica ho fatto sempre fatica, preferisco di gran lunga i quiz di cultura generale cosi posso sentirmi socialmente superiore. Bene ho ricominciato a fare l'egocentrica, scusate, come state voi ? Lo sapete già che è palesemete una scusa per poter prendere una pausa, bere dell'acqua e ricominciare a bucarvi le bolle di sapone ancora non staccate dal bacchetto, con annesso di goccioline in faccia.

No dai seriamente, Come state? forse non mi interessa davvero, ma delle volte può essere utile per capire che il complesso di Dio è semplicemente un complesso, un insieme di cose, cose che alla fine sono terrene, cose che alla fine possono avere tutti, quindi tutti sono Dio, ma nessuno lo sa, a parte i narcisisti che loro ovviamente gia sapevano. Sapere di non sapere non è una scusa per non sapere mai. Una volta non c'era internet e forse si moriva per un raffreddore, adesso che scusa hai per non sapere? Sei  sul divano col raffreddore che guardi Mimmo94 che costruisce una villa su minecraft, direi più che "Sai di non volere Sapere". Merda. Non parliamo di politica, non sono una che scrive per fare la rivolta, io voglio solo rivoltarmi nel letto poche volte prima di addormentarmi, invece finisce che devo contare quante volte sono sul lato SX e sul lato DX,  per decidere che quello SX sarà quello giusto. L'amore l'ho provato tante volte, e mi spiace dire che è sempre stato diverso (il principe nel castello, mi piace ancora pensare di aspettarlo), l'unica cosa  in comune è stato che tutte le volte correvo il rischio di voler morire. Però almeno correvo, non corro mai , allora cammino veloce così se qualcuno mi chiede se faccio sport posso rispondere che vado a camminare, e loro diranno ma a questo punto corri, e io dirò ma io cammino veloce. eh basta, forse è più una scusa per sentirmi meno in colpa a non avere voglia di sudare, ma ho il diritto, io sudo anche se bevo un caffè di troppo e mi sale l'ansia che mi ricorda che ho avuto la brillante idea di non portarmi più nella borsa la Valeriana perchè io sono forte e non ho bisogno di aiuti, che idea del cazzo, sto sudando puzzo e tremo, ok sarò anche forte ma, sicuramente non furba. Sono quel tipo che ti fa lo scherzo del sei sporco qui, e due secondi dopo controllo che non mi sia sporcata. MA questo non vi ha mai autorizzato,mai, a pensare che io sia stupida. Chi? La gente. Si la gente............. Mi sa che sto parlando a me stessa quando dico cosi. Volevo anche fare presente che ogni riga che sto scrivendo è accompagnata da me che mi guardo le unghie per qualche secondo, sicuramente troverò li le prossime parole. Mi piace chiamarti per lettera perché per nome sei come tanti ma non lo sei nella mia bocca, come se lavando i denti potessi togliere il desiderio di chiamarti, e so che non é mai l'ora giusta quella in macchina, ma io vado comunque più veloce del limite e come Niko finirò in galera. Alberi ormai che hanno più anni di me mi hanno insegnato che se stai fermo non ti fai male però se non ti muovi finisce che vedi morire tutti fiori nel tuo giardino. Se non avessi avuto il coraggio di smettere di drogarmi ora avrei l'autostima sotto la nebbia di casa mia, é li ma la vedo male, però ho sempre amato la nebbia perché un po' avrei voluto sbagliare la strada per arrivare più veloce da te, per caso incontrarti sotto la luce di quel semaforo e farti attraversare solo per aspettare che mi salutassi con la mano, non ci credo che te la sto tenendo. Quante righe di testo ho letto prima di capire che le volevo scrivere a te perché chi se non io  sognava la notte quelle parole ma la mattina le diceva al contrario e nessuno capiva. La neve mi manca e sicuro il sole non mi piace come mi piace la pioggia d'estate quando é blu, blu mi piaci tu comunque best slogan per un'acqua frizzante, credo. É un po' che non la vedo sullo scaffale al supermercato, ho proprio dei gusti di merda in merito di pubblicità. Come fai a dire che mi spiego bene se ascoltando i vocali mi sembra che per un momento qualcuno abbia rubato il microfono a Maria e abbia chiuso la busta, il programma é fallito ma nessuno vuole deludere gli appuntamenti fissi, le tradizioni fortificano il nazionalismo, però solo le proprie, quelle degli altri fanno paura. Ma io alla fine riesco ancora ad amare e non ci posso credere che ho ancora il fiatone quando salgo le scale, ho camminato tutto il giorno pensando a questo ma sicuramente non posso gareggiare alle Olimpiadi. Magari a Santiago ci arrivo perché la madonna mi vuole bene, no non credo in Gesù perché sono femminista, e no non sono femminista perché non credo negli estremisti, e no non é vero io sono un po' una dittatura, però solo su me stessa, e parlo sempre troppo di me, che poi, mi dimentico di chiederti come stai. La Luna è più facile da amare perchè la sua luce non illumina abbastanza da rendere nitida la mia ombra, posso nascondermi più facilmente, e tu fai più fatica a trovarmi. Oppure è più facile perchè mi lascia dormire. Sono stanca di contare le ore di sonno che ho perso durante il temporale, dico sempre che le recupero, ma il tempo non si può recuperare come un esame, il tempo non ritorna, ma il ritorno del Sole ci illude che è cosi. Autobus Rumorosi ma nessuno parla, io però sento casino, allora mi preoccupo di essere il capo ultras della curva, e tutti seguono la mia voce, ma nessuno è in grado di giudicare se è giusto o sbagliato, comunque forza Dea. 11 mesi senza di te, 11 mesi che non smetto di comunicare con le nuvole che fino a quel punto mi hanno guardato sperando che io guardassi loro almeno una volta. !! mesi che non penso ad altro che a te, e mi ricordo che,quando c'eri,vomitare era l'unica cosa che mi faceva stare bene, infatti non ho mai smesso. Ogni tanto mi manchi ma ricordo che alla fine le relazioni tossiche non sono diverse dall'andare in carcere, cerchi sempre la libertà per mano di qualcun altro, ed è sempre quello che perde le chiavi. I pesci nelle pozzanghere sono immortali, i pesci negli acquari sono finti. Questo non significa che per credere ai pesci devo ascoltarli nella pioggia, però riconoscere l'esperienza è un metro di giudizio. Ho cambiato gli orecchini perchè gli anelli mi ricordano la ginnastica, ho sempre avuto l'esonero al liceo, ero troppo forte per far sentire inferiore gli altri. Mi sono avvicinata troppo con la macchina al distributore, e adesso ho poco spazio per far benzina, non è una metafora, è veramente così. Il mio colore preferito è sempre stato il blu, ma da quando ho fatto l'operaia, mi fa paura, chi è lo stronzo che ha deciso che, uno dei colori più rilassanti, debba essere utilizzato in un posto caotico, no non funziona non mi rilassa, ogni volta che guardo la luna e vedo lo sfondo guardo l'orologio per vedere quanto manca alla pausa. Quando guido in autostrada mi piace far spaventare i passeggeri ricordandogli che non stiamo morendo su quella strada pechè,  a 130km, rispettiamo delle righe disegnate in terra.. Si, non stiamo morendo per delle linee disegnate in terra. Mi chiedo allora perchè non riusciamo a rispettare le code. Io ho paura di invecchiare , ma faccio tutto di fretta perchè ho paura di non avere tempo, quindi me lo mangio perchè non ho fatto colazione. Se nelle stelle ci fossero tutti i segreti dell'acqua ora non sarei in grado di bere dal rubinetto della mia scuola. Ho paura di poter finire in quel post maledetto che non é niente altro che la tua parola , a me piacciono molto le parole ma sicuramente non mi piace chi le predica male, dio non sarebbe contento. Il gelato sciolto é bello perché mi fa capire che essere fragili va bene lo stesso.  Chi siamo dentro quella pubblicità di scarpe se non chi non ha imparato a camminare, e allora pensa che l'unica scusa per non farlo é che costa troppo. Sul sole non ci sono mai andata, mi piacciono i pianeti ma lui no(⁠・⁠–⁠・⁠)⁠ ⁠\⁠(⁠・⁠◡⁠・⁠)⁠/╰⁠(⁠⁠´⁠︶⁠`⁠⁠)⁠╯, ma forse é una stella, ma nessuno mi dedica mai il sole, non lo puoi guardare come non puoi guardare sotto i tuoi piedi quando sei arrabbiato. Allora non ti togli le scarpe in casa degli altri perche hai paura di rimanere lì per sempre. É la prima volta che faccio la pulizia di primavera sul mio corpo, e le rose una volta mi facevano male.  Sotto le margherite ho trovato il riparo dal calore delle mie periodiche tristezze, i campi che percorrono la mia mente sono gli stessi in cui tu sei cresciuto, vorrei tanto poter farmi raccogliere da te. Sotto le luci dei lampioni siamo tutti più bassi. Bere dal tuo bicchiere per sentire che la coca cola non vive solo nel tuo profumo. Capelli rossi non ci sono nei posti in macchina per arrivare al mare, tirarli fino a che non si spezza la lingua piena di immagini che non rispecchiano la realtà. Contarmi i denti per controllare che le fatine esistono, e diventare ricca in una notte. Due angeli mi accarezzano le mani il giorno della prima resurrezione, occhi cosi dolci da montarli con lo zucchero e spalmarli sui miei occhi e guardarli come se fossimo nati lo stesso giorno. Come un cane mangi i miei avanzi che ho lasciato sul tavolo quando mi hai riempito di domande.Di primavera non avevo mai indossato il maglione ma da quando ho messo le tue mani sulle mie spalle non posso fare a meno di quel calore. Non mi va di parlare di fiori ma solo di acqua e vorrei poter disegnare i mondi delle pozzanghere perchè le sirene vivono li e io non ho paura di loro. Ho paura dell'acqua perchè non so nuotare, ma non di quella delle pozzanghere perchè non ci posso annegare e dentro hanno un mondo. I serpenti fanno la muta e la loro pelle mi ricorda che si può cambiare se si vuole. Oggi non ho molta voglia di scrivere perchè sento luce uscire dal mio corpo e ho voglia di illuminare le scale stasera per chi guarda sempre in terra quando cammina. Se dovessi scegliere dove trovarmi ora credo che sarebbe in un bosco fitto di alberi verde scuro che mi sollevano e mi portano in cima per mangiare un biscotto perchè sono le 16 e non si salta la merenda nemmeno nelle fantasie.  Quando guardi la parete ci proietti sopra i pensieri e, non vedo un film da qualche mese. Mi piace l'idea di rinchiudere un'immagine in un profumo e poter ricordare i 6 anni quando mangiavo fiori viola e la mia famiglia erano gli insetti che camminavano sui marciapiedi piccoli piccoli che facevano da recinto al mio cortile. Non voglio essere imboccata con la forchetta nella mano destra che non è la mia e vogliono farmi vedere come si usa ma a me non  e ne frega niente di mettere la freccia giusta quando cambio strada, e non ho mai fatto incidenti. E se sapessi anche solo non ingozzarmi quando bevo dal bicchiere senza cannuccia mi prenderei sul serio e non riuncerei piu ad attraversare con l'arancione perchè ho paura del rosso. Sentirmi debole non mi fara di certo perdere peso quindi suppongo nemmeno la fame e allora passo al cinese a prendere del riso bianco perchè ho mal di testa da tre giorni e non ho ancora parlato. Nelle pozzanghere mi sembrava un bel titolo per queste parole che alla fine non sono tanto più alte di 3 cm dove le scarpe in tela si sporcano e in discoteca non mi fanno entrare con la tuta. Che a me non piace ballare, oppure non  mi piacciono le persone con la maglia sudata. Piangere non mi ha ancora aiutato a far sparire i brufoli sulle guance dopo che mi hai mollato sul divano di casa tua dove il gatto aveva fatto le unghie e non sapeva piu come si chiamava. E le lenzuola non le cambiavi mai perchè ci avrei scritto sopra con la matita quanto ti abbia odiato e quanto sotto quelle lenzuola ho dimenticato l'alfabeto per dirti basta. Nel buio........Nel buio.......  dove erano le mie orecchie quando non volevo ascoltarmi.  Perchè non mi non sono nascosta nella polvere quando arrivavi ? come facevi a trovarmi tra gli scaffali che reggevano l'acqua sopra la mia testa pronta a svegliarmi quando te ne saresti andato.........  e no... non ci voglio piu tornare nella tua casa, non  voglio piu sentire che l'umidità ha un odore, ed è il tuo. Quindi sono uscita dal tuo giardino e ho visto che il glicine era fiorito e il viola mi sta bene. Non ho piu visto il glicine, e il viola non lo metto spesso. Ho camminato tra i campi di casa mia e casa tua quando per due passi mi avrebbero riunchiuso e ho capito che con la mascherina respiravo meglio che sul tuo cuscino. Ho cambiato la federa al mio perchè una sera non mi sono struccata. Sul tragitto di cemento avrei preferito raccogliere dei biscotti che la rabbia, avrei preferito sotterrare fiori che sotterrare il tempo speso a respirare sabbia, che non mi trovo nel deserto ma comunque in questo traffico i palazzi sembrano non finire mai, non trovo casa mia. Graffiare palloncini per studiare la mia voglia di adrenalina. Mia nonna mi ha sempre dedicato passeggiate in ogni condizione meterologica, non aveva paura di annegare dentro quei passi e sapeva sempre tornare indietro quando non vedeva più l'ombra del suo cardigan riflessa nel grano, ed era rosa con i bottoni bianchi, e il rosa era il suo colore preferito, e le rose rosa il suo fiore preferito. Tavolo che non fa il cambio stagione e indossa sempre la stessa tovaglia. Amo le donne perchè giocavo con le barbie. Scrivessi poesie per fare innamorare ora non avrei piu voglia di scrivere. E perchè su quelle finestre continuo a sbattere come le mosche e non riesco a uscire e non capisco se la vita finisce al di qua del vetro oppure il vetro è solamente una scusa per studiare come si muore. Avrei preferito, oggi, vivere come una farfalla perchè non ha troppe pretese ed è colorata. Leggera scivola tra righe di testi che non ho mai letto e nessuno ha il coraggio di dirmi che vado troppo veloce su questi marciapiedi, non so dire che scappo da me. Piccoli conigli escono dal giardino di notte per suicidarsi. Non ho la coscenza sporca, mi spavento perchè sono spesso da un altra parte. Zucchero liquido che mi fa stare attaccata al pavimento. Mi manca stare seduta sull'erba e non avere paura di sporcarmi i pantaloni, sotto quell'albero ho contanto margherite ma non ho ancora capito se mi ama. Saltavamo tra i muretti che costeggiavano strade per insetti e non riuscivamo mai a smettere di nasconderci dietro i fili d'erba cipollina che raccoglievamo per pulire il nostro tappeto dove giocavamo a non invecchiare mai. Il sole aveva un odore specifico e noi disegnavamo favole sulla schiena. Ricordiamo i nostri nomi dalla posizione del citofono e non sbagliamo mai a contare fino a 5. Se alzavo lo sguardo era per controllare quanto fosse distante il diamante blu per poterlo annusare, mi piangeva addosso e allora costruivo case per i miei amici che camminavano in fila indiana su quei muretti. Le scale erano un posto di stallo. E non avevo mai pensato a quanti secondi esistessero e respiravo la terra perchè non avevo altro se non delle piccole punture di zanzara sulle caviglie. Mi piace pensare di aver attraversato i paesi sulle ali delle farfalle ed essere morta in tre giorni. Veramente mi mancano i tuoi denti quando ripenso ai campi di papaveri dietro casa e le nostre camminate non finivano allo stop, l'ombrello è uno spazio liminale. Avevo voglia di mangiare il ferro e non sapevo di essere anemica e le banane erano moto e sugli alberi non mi sono mai arrampicata per non fargli del male, i sassi li ho spezzati prima del cuore e forse non mi ha portato fortuna. Solo i bambini non fingono di stare male. Passeggiando tra le bolle della vasca riesco a immaginare le tue lenzuola pulite sulla finestra, quando il treno era partito troppo presto per scrivere la lista della spesa. Il vapore accarezza la mia pelle che comunque è dura anche se è allergica al sole. Frutta per colazione e vorrei che mi capissi tutte le volte che ho l 'acqua sulle guance e ho fatto la doccia ma ogni volta non mi presti l'ombrello e ridi delle mie ciabatte piene di pesci.  Non riesco più a credere nello zucchero come polvere per non pensare più al fatto che mi piace stare da sola ma senza lo zucchero non sono dolce e tu non ci sei e mi porti sempre le bustine che rubi al bar per stare con me. Le passeggiate tra le buche di questa strada mi stanno portando solo alle conclusioni sbagliate e la mia rabbia continua a salire come l'ascensore del garage che non arriva mai, e io ho paura. Ma perchè ho sempre paura della paura e sogno sempre l'america e non ci riesco ad andare e quell aereo non parte mai e piango piango piango, il mio giardino era giallo l'ho fatto per la vita. Un giardino come il tuo dovrebbe riportarmi ai giorni in cui ero una fatina che volava tra le ciliege per farne cadere un po' nel terreno e crescevano alberi alti che sono quelli che fanno ombra alle tue finestre. Sono stanca della mia ombra. Spengo la luce. Non vedere mi fa sbattere il gomito contro la maniglia del bagno e io volevo solo fare pipì, perchè mi complico la vita? ??. Amore amore amore ci vivo dentro e la scatola dei cioccolatini non la posso mangiare, vivo sempre nel polline ma sono stanca di non sapere mai l'indirizzo di casa mia. Sciarpa con le catene perchè soffro di cervicale, sto cercando in tutti i modi di trovare le soluzioni ai miei dolori. Accendo la luce e decido che guardare dove cammino mi aiuta a non farmi male. Piango per riempire d'acqua le buche sulla strada dove cammino. Non andare via anche tu perchè non ho i soldi del casello e mi serve il navigatore sono stanca di guidare da sola e la musica non mi piace più, e ritornare a guardare la superficie per non guardarmi allo specchio e credere di essere una mela e far morire biancaneve. Perdonarmi è difficile e io vorrei farlo tutte le volte che credo di essere parcheggiata al posto sbagliato. A molti piacciono le montagne russe ma poi l'aldrenalina della mia giostra non ammette persone sotto i 347cm..................................................................................